POLICLINICO DI MESSINA. PAD.L

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DAL 28 DICEMBRE 2007 SEDE DEL NOSTRO PRESIDIO GIORNO E NOTTE.

PRECARI POLICLINICO MESSINA

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I Gladiatori combattevano per la vita e per la libertà.

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mercoledì 20 febbraio 2008

DALLE PAROLE AI FATTI. I COMUNISTI ITALIANI MANTENGONO L'IMPEGNO CON I PRECARI LICENZIATI LA NOTTE DEL 31.12.2007




Il capo gruppo del Pdci in Commissione antimafia, Orazio Licandro, ha incontrato il sottosegretario alla Sanità Patta per denunciare quella che lui stesso ha definito la vergognosa vicenda dei precari del Policlinico di Messina.
Ho voluto questo incontro per chiedere un intervento urgente: donne e uomini, da anni in servizio presso il Policlinico con contratti a termine, si sono visti recapitare il licenziamento per la mezzanotte del 31 dicembre scorso. Subito rimpiazzati al primo minuto del primo gennaio 2008 da altri 133 lavoratori precari. Il tutto per rendere vana l'applicazione delle procedure di stabilizzazione prevista dall'ultima finanziaria. Della, vergognosa, vicenda On.le Licandro ha investito il sottosegretario Patta che ha preso subito in mano la vicenda e da questo momento ne è investito pienamente il Governo. Sia io che il mio partito siamo soddisfatti dell'attenzione che proprio il Governo ha posto alla questione,sia chiaro a tutti che noi non lasceremo soli i lavoratori.( nelle foto gli On.Li Orazio Licandro e Oliviero Diliberto).
Si riporta qui di seguito la lettera consegnata all'on.le Licandro, dai precari/Disoccupati nell'incontro che si è tenuto a Roma:
"All’attenzione
dell’ Onorevole Orazio Antonio Licandro
Deputato della Repubblica Italiana
ROMA
Caro Onorevole,
della nostra vertenza la cosa che più ci ha colpito e ha colpito in particolar modo anche i nostri familiari è l’umiliazione subita nella notte di San Silvestro dalla disposizione scritta a penna e impartita dal Commissario Straordinario,Dott. A. Mira, del 31.12.2007, quando scrive………”Pertanto, si dispone che le SS.LL. in indirizzo vogliano vietare qualunque prosecuzione di attività lavorativa al personale cessato dal servizio oltre le ore 24,00 del giorno 31 dicembre 2007 “

(v.allegato 1)


In nessun Paese democratico del mondo dei lavoratori e degli esseri umani possono subire individualmente una umiliazione cosi grande che lascerà in tutti noi una ferita profonda che non potrà mai essere cancellata e rimarrà in maniera indelebile nelle nostre menti. Quella notte siamo stati trattati peggio delle bestie come se fossimo degli appestati dai quali bisognava liberarsi velocemente, quella notte si sono messi sotto i piedi la nostra dignità sia di lavoratori che di essere umani. Tutto questo è successo in una Amministrazione Pubblica la notte di San. Silvestro del 31.12.2007.
Abbiamo lavorato per oltre un anno al Policlinico Universitario di Messina fianco a fianco con Direttore di Clinica,Medici,Infermieri ecc.ecc., nessuno si è indignato quella notte nessuna solidarietà abbiamo ricevuto quella notte e mentre tutto il mondo festeggiava il nuovo anno, noi siamo rimasti soli con l’affetto dei nostri familiari mentre attorno a noi il mondo ci crollava addosso.
Messina ITALIA 20 gennaio 2008

PRECARI-DISOCCUPATI POLICLINICO
p.s. si informa che il 31.12.2007 l’orario di lavoro per i turnisti era il seguente:
Mattino dalle ore 07,00 alla 0re 13,00. Notte dalle ore 20,00 alle ore 07,00 del 1 gennaio 2008. Si informa, inoltre, che avevamo tramite l’Organizzazione Sindacale Flc CGIL, manifestato la disponibilità a prestare, regolarmente, la nostra attività di servizio.
(v. nota del 30.12.2007 v. Allegato n. 2)

1 commento:

Anonimo ha detto...

ENZO MAZZOLA

C'è nu carùsu
du pòpulu fìgghiu
c'a Sàntu Pricàriu
su ttàcca ntò brìgghiu.
Figgh'i jarrùsa,
gràn filibustèri,
tutt'a so vìta
è cèntu mistèri.
E' mmanigghiàtu
cu mìlli cristiàni
si non si amìcu
ta nèsci ntè màni.
E' di fàcci davèru spiciàli
e l'òcchi su sbìgghi:
Non bi fidàti
chi jàmma tarìgghi.
Però havi còri
e lu figutu è rànni,
sàpi fàrisi in quàttru
a tùtti li bànni.
Ci mpìzza a salùti,
criatùri,cu pricariàtu,
non dòrmi, nè mància:
E' sèmpri mpignàtu.
Trènta chìli i cristiànu
cu tùttu u supràbitu,
quann'èra picciòttu
si chiamàva Moràbitu.
Giucàva o pallùni,
tri mèdii havi di scòla
e òra si chiàma
Enzu Mazzòla!

con affetto
Alberto Borgia